Rovine di Palenque
Tra i tanti siti archeologici che caratterizzano la regione Maya, le rovine di Palenque risultano tra le più belle e meglio conservate del Messico, pur rimanendo un sito di dimensioni ridotte rispetto altri. Siamo nella regione del Chiapas, a pochi chilometri dal fiume Usumacinta, immersi completamente nella foresta chiapaneca, zona protetta e dal 1987 anche patrimonio dell‘UNESCO.
Qualche cenno storico
Le rovine di Palenque sono ovviamente una costruzione Maya, gran parte delle strutture vennero erette intorno al 600 d.C. durante il regno di Pacal, che decise di ampliare e modellare i vari edifici centrali della cittadina. Alla sua morte gli succedette il figlio che continuò l’opera architettonica e scultorea del padre, estendendo e ampliando ulteriormente le strutture esistenti e creandone di nuove, come Il Palazzo.
La città venne successivamente abbandonata fino alla fine del 1700, quando in epoca coloniale fu riscoperta e divenne un sito di grande interesse per architetti e cartografi che passarono molto tempo al suo interno per cercare di scoprirne tutti i segreti.
Palenque oggi
Negli ultimi 50 anni il governo messicano ha indetto diverse iniziative volte alla conservazione e ad un ulteriore scoperta del sito archeologico. In una di esse è stata scoperta la tomba del re Pacal, perfettamente conservata dopo più di mille anni. Oggi le rovine sono facilmente accessibili e totalmente visitabili.
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